sabato, febbraio 24, 2007

Canis Canem Edit














30% di gioco completato. Più di cinque ore passate a pilotare un quindicenne opportunista ma simpatico tra le insidie di un collegio di second'ordine. Scazzottate, gare in bici, scherzi di Halloween. Bacetti alle ragazze e soft drink per recuperare le energie spese in missioni e reati minori.

Una considerazione:la Rockstar Games è la prima società attiva nel settore dell'intrattenimento video-ludico ad esprimere una forte consapevolezza sul fatto che i videogiochi sono il rock'n'roll di questi anni. Non sono solo il nome, i temi trattati o le campagne di marketing ma anche l'uso della controversia come "lubrificante" per attirare l'attenzione dei media. C'e' da ricordare che con "Bully" hanno dovuto fare ben poco: c'era un vespaio pronto a scatenarsi (come noto, mancando il bersaglio di parecchi metri) sulla base di un comunicato stampa che descriveva, per sommi capi, ambientazione e trama.

Bully, oltre a un’esperienza di gioco davvero superba, offre una caricatura della rigida compartimentazione sociale degli istituti di educazione secondaria statunitense (alla Porky’s o alla Rivincita dei Nerd) imbattibile.


Illustrazione: Mike Kelley "Study for Repressed Spatial Relationships Rendered as Fluid, No. 6 St. Mary's Church and School Cry Room in the Sky"

giovedì, febbraio 15, 2007

Leviticus 22:18

abile ambito armonia bravo categoria ceto cicatrice cimelio classe coerenza competente compostezza criterio dati efficiente equilibrio esperto fila flashback gingillo grado gruppo livello memoria metodo monumento ombra orma pensierino piano precisione preparato prova referto reminiscenza reperto resti rievocazione segno serie settore souvenir strato testimonianza traccia valente valido vestigia

lunedì, febbraio 05, 2007

Underwater Girls


"Out there somewhere in the vastness of the ocean lives a society of creatures who are half-fish/halfwoman.They swim all day and rest at night"

Tom Recchion, note per "Sweetly Doing Nothing"






sabato, febbraio 03, 2007

Metapop

Paul Morley é stato uno dei giornalisti/ critici musicali britannici piú influenti degli ultimi vent'anni. La sua carriera é iniziata ed ha raggiunto la massima visibilitá a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta (attraverso le pagine del settimanale NME) e il suo stile é caratterizzato da un approccio che, a voler semplificare, si potrebbe definire post-moderno: correlazioni tra elementi apparentemente lontanissimi, frammentazione della narrazione, ironia, calembour testuali.

Nel 2003 scrive Words and Music. A History of Pop in Shape of a City che nell'edizione italiana curata dalla ISBN diventa Metapop. Storia del pop dal big bang a Kylie Minogue. Nucleo del libro sono due brani: "I am sitting in a room" di Alvin Lucier e "Can't Get You Out Of My Head" di Kylie Minogue. Il cicerone del viaggio attraverso la musica del novecento é proprio lei, la pop star australiana a bordo dell'automobile che la conduce al centro della cittá sintetica rappresentata nel videoclip del brano.

Ancora prima che un saggio critico, Metapop é un'autobiografia puntellata da canzoni e dischi, un romanzo di fantascienza e un test sulle capacitá di entertainment della critica musicale.

Un estratto:

Ora seduto nell'auto con Kylie c'é qualcuno di nuovo. Chi puó essere questa volta?
"Toc toc" dice lui.
"Chi é?" risponde Kylie, con una risatina femminile.
"Toc toc" dice, non senza grinta, eppure con una sorta di gentilezza.
"Chi é?" risponde Kylie, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
"Chi é?"
"Toc toc"
"Chi é?"
"Toc toc"
"Chi é?"
"Toc toc" dice lui, riuscendo ancora a restare impassibile.
"Chi é?" dice Kylie, che, in effetti ha imparato in fretta a restare impassibile, sebbene dentro di sé stia ridendo.
"Toc toc"
"Chi é?"
"Toc toc"
"Chi é?"
"Philip Glass"