domenica, gennaio 18, 2009

riff is king

Lunghe passeggiate e cattive mezzore sui mezzi pubblici questa settimana. Quindi tanta musica dance dalle cuffie penose dell’Ipod. Per impartire la cadenza ai tragitti. Stranamente non molto delle label preferite – Rekids, Innervisions, Philpot e una manciata di altre – ma tanti mixati di Dave Clarke, X-Press 2 fino a Little Louie Vega e altri. Sarà quest’anno la resa dei conti tra quella forma mentis che chiamano minimal e il revenant deep house? La minimal inizia a fare acqua addirittura nella roccaforte Berlino: a fronte di una sorprendente capacità di rinnovamento della sacra trimurti, principessa dei cachet, Hawtin/Villalobos/Luciano, il medio-livello ha ormai raccontato il raccontabile; nella nuova deep può succedere molto se si riuscirà a scavalcare classicismo e purismo. E Londra continua a guardare? Sarebbe bello capire cosa si dice in questo evento super-interessante ma l’impressione è che l’hardcore continuum non riesca più a spezzare la maledizione della doppia insularità nonostante diverse gemme bassline house e una funky, per ora, promettente solo quando descritta. L’irradiarsi del d’n’b nel 93 e nel 96 sembra, oggi, cosa di un’altra galassia.