domenica, marzo 18, 2007

In memoria di me


Un sottile disappunto perche' un film non e' piaciuto a sufficienza? Mi e' capitato con "In memoria di me" di Saverio Costanzo: ho tifato per un paio d'ore per il regista. Se non ci fosse stata quella scena quasi- fantascientifica con il malato terminale che attraversa lentamente il corridoio sfocato del convento, se non ci fosse stato quel bacio che sa di accademia, se Costanzo avesse amato meno gli spazi, i volti e i silenzi. Come quando si riconosce una forma di animale o di persona nelle nuvole o si intravede gia' il disegno prima di unire i punti in quei giochi enigmistici, "In memoria di me" esige uno slancio dello spettatore, un piccolo aiuto che lo aiuti a diventare il film che sarebbe potuto essere. Eppure e' una pellicola interessante, coraggiosa e profonda. Cancellero' il disappunto chiudendo un occhio sulle macchie e decidendo fin da ora che entrera' nella lista personale degli italiani preferiti della stagione.

Illustrazione Mel Bochner "Untitled" - 1996