domenica, luglio 20, 2008

slayer


Ho sempre avuto un debole per Buffy. Ci deve essere qualcosa nel mischione teen drama + azione / sovrannaturale che mi riporta all'era VHS e a un certo horror che ho conosciuto crescendo. Mi sono finalmente dato a un approccio filologico grazie ai cofanetti serie completa editi da Fox e, arrivato alla terza, è un piacere vedere il modo in cui Joss Whedon è riuscito a creare un universo organico - gli evidentissimi incrementi in budget non stonano - partendo sostanzialmente dalla reinterpretazione di mostri classici e dalla contrapposizione tra ambientazioni bourgeois di una cittadina della California del sud (Sunnydale, città di finzione) e da un suo contraltare cunicolare, notturno, sotterraneo. La serie è sempre più forte, puntata dopo puntata, ed è facile comprendere la devozione di molti, anche di accademici dal mondo cultural studies (Buffy Studies vedi Slayage). Curiosa una puntata ("Il desiderio") in cui mostra un universo alternativo dove Buffy non arriva a Sunnydale e il Bronze, normalmente ritrovo dei liceali locali e quindi anche del gruppetto dell'eroina è popolato esclusivamente da vampiri;nella trasformazione cambia anche la musica del locale: dal rock cantautorale macchiato di emo si arriva a un'ambientazione goth piuttosto irritante in cui impera una techno melodica moderatamente sostenuta che riecheggia l'indutrial--metal più facile. Per fortuna che c'è Buffy.